L’Aloe è una pianta che ha necessità di clima miti per poter crescere. Infatti vive bene all’aperto nelle zone a clima temperato-caldo mentre nelle zone più fresche deve essere portata al riparo dal freddo invernale in quanto non tollera temperature al di sotto di 5-8°C. Se ciò accade possono crearsi marciumi radicali specialmente se questo è accompagnato da eccessive annaffiature. Le temperature ideali di crescita sono intorno ai 20-24°C.

Sono piante, per la loro stessa natura, in grado di tollerare la siccità mentre non tollerano in alcun modo i ristagni idrici. Infatti nei loro habitat naturali le aloe crescono sempre nei pendii ben drenati e mai a fondo valle o nei luoghi dove potrebbero esserci dei ristagni d’acqua.

Annaffiatura

coltivazione-aloeNel periodo primaverile/estivo l’aloe va annaffiata con moderazione e avendo cura di non bagnare le foglie in modo da evitare che l’acqua possa depositarsi tra le foglie che potrebbe portare a pericolosi marciumi.
La tecnica è quella di annaffiare abbondantemente e lasciare asciugare il terreno fino alla successiva irrigazione.
Al sopraggiungere dell’autunno – inverno le annaffiature all’aloe vanno via via diminuite fino alla totale sospensione per tutto l’inverno. Con la primavera si riprendono gradatamente le annaffiature.

Qualora l’Aloe venga allevata per scopi terapeutici è bene non irrigare 8-10 giorni prima della raccolta affinchè i principi attivi siano più concentrati.

Tipo di terreno e Rinvaso

L’ aloe si rinvasa ogni anno, in primavera aumentando via via le dimensioni del vaso. Non avendo un apparato radicale particolarmente profondo, è preferibile scegliere un vaso più largo che profondo e con adeguati fori di drenaggio in quanto non ama i ristagni idrici (assolutamente da evitare il sottovaso) e sistemare sul fondo del vaso della ghiaia o dei pezzi di coccio.

Le aloe sono piante che non sono particolarmente esigenti in fatto di terreni ma prediligono terreni prevalentemente sabbiosi che favoriscono lo sgrondo rapido delle acqua in eccesso e leggermente acidi.

Concimazione

L’ aloe si concima una volta al mese a partire dalla primavera e per tutta l’estate utilizzando dei concimi liquidi diluiti nell’acqua di annaffiatura.

Per quanto riguarda il tipo di concime da somministrare, in commercio ne esistono di tanti tipi ma è buona norma leggere l’etichetta che specifica la composizione e somministrare un concime che oltre ad avere i cosiddetti “macroelementi” quali Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K), abbia anche i “microelementi” quali il Ferro (Fe), il Manganese (Mn), il Rame (Cu), lo Zinco (Zn), il Boro (B), il Molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta ed equilibrata crescita dell’aloe.
Diminuire leggermente le dosi rispetto a quanto indicato nella confezione.

Potatura

Di solito l’aloe non si pota. Vanno semplicemente eliminate le foglie basali che via via disseccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
Abbiate cura che l’attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.

Moltiplicazione

L’aloe di moltiplica o per seme o per polloni (o per talea). Essendo piante autosterili, vale a dire che i fiori maschili e femminili della stessa pianta non possono incrociarsi tra loro o con piante della stessa varietà, occorrono piante di diverse varietà di aloe per poter ottenere dei semi fertili.

Moltiplicazione per polloni.

polloni aloeIn tarda primavera, si prelevano dalla base della pianta di aloe i polloni che normalmente si formano. Vanno recisi con un coltello affilato, pulito e disinfettato e lasciati all’aria per due-tre giorni per favorire la fuoriuscita del latice che impedirebbe la radicazione. Dopo di che vengono posti in una composta formata da sabbia. Questa si tiene costantemente umida. Non appena avranno attecchito può essere rinvasata e trattata come le piante adulte di aloe.

Parassiti e Malattie

Foglie con perdita di screziature

Se le foglie di aloe presentano questo sintomo e diventano completamente verdi, vuol dire che l’illuminazione è scarsa.
Rimedi: bisogna spostare la pianta in un luogo più luminoso.

Foglie che iniziano ad ingiallire, appaiono macchiettate di giallo e marrone

Successivamente a queste manifestazioni le foglie si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono. Osservando attentamente si notano anche delle sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probabilmente in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso.
RIMEDI: aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma (la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione) ed eventualmente, solo nel caso di infestazioni particolarmente gravi, usare un insetticida specifico. Se la pianta di aloe non è particolarmente grande, si può anche provare a pulire le foglie per eliminare meccanicamente il parassita usando un batuffolo di cotone bagnato e insaponato. Dopo di che l’aloe  va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.

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