Le erbe medicinali devono essere raccolte al giusto grado di maturazione, vale a dire nel momento in cui contengono il maggior numero di principi attivi.

A seconda della parte utilizzata, si distinguono in vari periodi di raccolta:

I fiori

Il periodo migliore per la raccolta è all’inizio della fioritura, quando non sono ancora completamente aperti, oppure nel corso della fioritura.

Le foglie

In genere vanno raccolte poco prima della fioritura, quando sono completamente sviluppate, ma ancora giovani.

Steli e parte aerea

Vanno raccolti nello stesso periodo delle foglie, poco prima della fioritura, o durante.

Bulbi

I bulbi andrebbero raccolti dopo la fioritura, quando la parte aerea inizia ad appassire.

Radici e rizomi

In questo caso, il periodo migliore per la raccolta è quando la pianta è in riposo vegetativo, in genere in autunno per le annuali, o biennali e all’inizio della primavera per le perenni.

Tuberi

Vanno raccolti al momento della fioritura, quando sono più ricchi di sostanze nutritive.

Corteccia

La corteccia delle conifere e delle piante resinose in primavera. Per gli altri alberi, in inverno se adulti, in autunno se giovani.

Frutti

I frutti vanno raccolti quando sono in piena maturazione e cambiano colore.

Semi

Come per i frutti, vanno raccolti quando sono in piena maturazione e la pianta inizia a seccarsi, poco prima che li perda autonomamente.

Quando si cerca una pianta, si tenga presente che il suo ciclo può variare a seconda della latitudine, del clima, dell’altitudine e di altri fattori. Ne consegue che un vegetale che in riva al mare fiorisce per esempio a Maggio, a Nord o in pianura, può fiorire con qualche settimana di ritardo. Ma anche tutte le altre parti della pianta rifletteranno questa sfasatura, inducendo a posticipare o ad anticipare la raccolta.