La Gynostemma (anche conosciuta come Jiaogulan) è una pianta originaria della Cina meridionale, del Giappone, India, Corea e Malesia. E’ una pianta apparentemente insignificante, appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, la stessa delle zucchine.

Cresce spontaneamente nei paesi di origine e da qualche tempo viene coltivata con tecniche biologiche anche in Italia. E’ una pianta erbacea, perenne, a portamento rampicante, con un fusto esile. Le foglie risultano picciolate e sono di un bel verde scuro intenso. Nel periodo che va da luglio ad agosto produce dei piccoli fiori di color verde-giallastro, non molto appariscenti, dai quali si sviluppano dei piccoli frutticini di forma tondeggiante. L’ambiente ideale per la crescita di questa pianta è quello di montagna, fresco e soprattutto umido. Qualora se ne tentasse pertanto la coltivazione è bene non tenerla assolutamente in pieno sole, garantendole al contrario una posizione totalmente in ombra. Il suolo dovrebbe essere ricco di sostanza organica, sciolto e ben drenante. Tollera serenamente periodi di freddo intenso mentre può soffrire nei periodi caldi e siccitosi.

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Riproduzione

La riproduzione di questa pianta non presenta assolutamente difficoltà particolari. I semi andrebbero tenuti in ammollo in acqua calda per almeno 24 ore, poi si possono interrare in un composto sufficientemente ricco. La percentuale di germinazione non è elevata, si colloca nei dintorni del 35%, questo è quantomeno quello che ho sperimentato. I semenzai vanno tenuti al riparo dal vento e dal sole, sempre umidi e freschi. Quando le pianticelle cominciano ad allungarsi con un paio di generazioni fogliari allora possono essere trapiantate in contenitori più grandi od in piena terra. La Gynostemma si riproduce agevolmente anche per talea.

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