Di cosa sto parlando? Ma della dieta del gruppo sanguigno naturalmente.

Si tratta di un particolare approccio alimentare dove si scelgono i cibi “giusti” per il nostro gruppo sanguigno. Per farla breve secondo la dieta del gruppo sanguigno non siamo tutti uguali e ognuno di noi tollera il cibo in diverso modo.

Per fare un esempio pratico, le persone di gruppo sanguigno zero tollerano bene la carne rossa, mentre quelli di gruppo A ed AB ne dovrebbero stare chiaramente alla larga in quanto la digeriscono piuttosto male e nel lungo periodo, il consumo di carne rossa, potrebbe portare alla formazione di gravi patologie, tra cui anche il Cancro.

Questo concetto è valido per molti altri cibi, anche se ce ne sono alcuni, come la carne di maiale, nocivi per tutti i gruppi.

Come nasce la dieta del gruppo sanguigno?

La dieta gruppo sanguigno (emodieta) è un regime alimentare ideato nel 1997 da un naturopata statunitense, il dottor Peter J. D’Adamo; Peter D’Adamo è arrivato alla definizione di questo regime dietetico partendo dal lavoro di suo padre, il dottor James D’Adamo, anch’egli naturopata.

Il punto di partenza per il lavoro del figlio è rappresentato dal libro One Man’s Food, che James D’Adamo pubblicò nel 1980.

Il lavoro di Peter D’Adamo è descritto nei minimi particolari nel suo libro (scritto in collaborazione con Catherine Whitney) Eat Right 4 Your Type, indiscutibilmente un enorme successo editoriale dal momento che l’opera che tratta della dieta in questione (la Blood Type Diet nella dicitura in lingua anglosassone) è stata tradotta in più di 40 lingue e ha venduto milioni di copie in tutto il mondo (nel nostro Paese il libro di D’Adamo è uscito con il titolo L’alimentazione su misura).

La diffusione dell’Emodieta in Italia

Anche in Italia la dieta del gruppo sanguigno sta avendo un discreto successo e sono in molti a giurare sulla sua validità. Primo fra tutti il dottor Piero Mozzi, che ha fatto sue le teorie di Peter D’Adamo, mettendole poi in pratica su migliaia di pazienti.

Quest’ultimi sembrano particolarmente entusiasti dei risultati, tant’è che su facebook sono nati diversi gruppi di fans del dottor Mozzi, dove ci si scambiano informazioni sulla dieta e sulle ricette.

Chi è il dottor Mozzi?

ecco il dottor mozzi

dottor Mozzi

Nato a Bobbio, in provincia di Piacenza, il dottor Mozzi si è laureato in medicina presso l’Università degli studi di Parma. Appena ventenne, ha iniziato ad appassionarsi alla Medicina Naturale studiando il testo “La medicina naturale alla portata di tutti” scritto dal suo fondatore, Manuel Lezaeta Acharan. Negli anni successivi si è imbattuto nelle ricerche del dottor Peter D’Adamo che, partendo dalle ricerche del padre, aveva trovato un collegamento tra gruppo sanguigno e sistema immunitario. Affascinato da questo concetto, il dottor Mozzi ha iniziato a fare ricerche per approfondirlo.

Le sue osservazioni e analisi sulle”leggi fondamentali della natura”gli hanno permesso di capire come gli alimenti possano influenzare e interagire con il nostro benessere quotidiano. Mettendo in pratica i suoi studi di medico, ha riscontrato come questi principi fondamentali funzionino meglio se associati al proprio gruppo sanguigno.

Per il dottor Mozzi è fondamentale mantenere efficiente il proprio sistema immunitario, vera sentinella del nostro organismo. La sua sede principale risiede proprio nell’apparato digerente, dove ogni alimento viene distrutto ed elaborato per poi essere trasportato, attraverso il sangue, in ogni cellula del corpo. Ma non tutti gli alimenti sono “a misura d’uomo”, vale a dire che il sistema immunitario riconosce e accetta solo determinati alimenti mentre altri, non validi, sono in grado di scatenare infiammazioni anche croniche. Queste infiammazioni possono sfociare in semplici disturbi come mal di testa, febbre e tosse, provocare un aumento del peso o modificare glicemia, colesterolo, trigliceridi, pressione sanguigna, fino a vere e proprie patologie anche autoimmuni.

La strategia del dottor Mozzi è quella di individuare i cibi benefici per il proprio gruppo di appartenenza, al fine di mantenere efficiente il sistema immunitario. In ultima analisi, rimanda a noi, con la ricerca dei cibi più idonei, la responsabilità della nostra salute. Dobbiamo “essere medici di noi stessi”: non c’è una verità assoluta ma dobbiamo “sempre dubitare, dubitare e provare”, perché il corpo manda segnali precisi da individuare e capire. Per questo, su richiesta di molti, ha scritto il libro “La dieta del dottor Mozzi”  che sta avendo molto successo.

La ricerca del cibo sano,  la cura e la preparazione di esso è il primo passo per un buono stato di salute, ma capire anche quali cibi siano più idonei è la strada giusta per tenere lontano, o porre rimedio, alle tante malattie che influiscono negativamente sulla nostra vita quotidiana.

Attualmente il dottor Mozzi abita a Mogliazze, un paese dell’Appennino piacentino, che lui stesso ha risollevato trasformandolo in ecovillaggio e cooperativa agricola. La vita in campagna gli ha permesso di osservare i fenomeni naturali e i meccanismi che regolano la vita di animali e piante. Queste osservazioni lo hanno aiutato a capire meglio anche il rapporto tra uomo e natura.

Il dottor Mozzi ha raggiunto la notorietà grazie al fortunato programma televisivo “Box salute”, condotto da Antonella Baronio, in onda in diretta il secondo venerdì di ogni mese sull’emittente lombarda Telecolor Green Team.

Ogni settimana vengono trasmesse le repliche delle puntate girate negli ultimi 10 anni. Il programma è visibile su digitale terrestre di Telecolor e Primarete. Molti di questi video sono presenti su Youtube.

Per ulteriori informazioni visitate il sito www.telecolor.net

In cosa consiste questa dieta?

Cerchiamo di capire i presupposti sui quali si fonda la dieta del gruppo sanguigno.

Il naturopata statunitense sostiene che i vari gruppi sanguigni (0, A, B e AB) si sono formati durante il periodo evolutivo. In essi sarebbe contenuto il messaggio genetico relativo allo stile alimentare e comportamentale.

I quattro gruppi sono definiti, in modo un po’ pittoresco, nel modo seguente: cacciatore (gruppo 0), agricoltore (gruppo A), nomade (gruppo B) ed enigma (gruppo AB).

D’Adamo afferma che in base al proprio gruppo sanguigno, un soggetto dovrebbe evitare di assumere quei cibi che causano fenomeni di agglutinazione; poi va oltre affermando l’esistenza di una predisposizione all’attività fisica determinata dal gruppo sanguigno (per esempio gli individui del gruppo A avrebbero molte fibre rosse).

Il gruppo sanguigno di una persona, quindi, sarebbe un fattore di vitale importanza del quale è necessario tenere conto se si desidera impostare un regime alimentare sano ed efficace.

Vediamo dunque, brevemente, le caratteristiche di ogni gruppo sanguigno secondo la teoria di D’Adamo.

Dieta del gruppo 0

Il cacciatore – Quello del cacciatore, lo 0, è, secondo il naturopata statunitense, il gruppo sanguigno più antico; il capostipite di tutti i gruppi sanguigni.

Al tempo in cui l’alimentazione dell’uomo era basata soltanto sulla cacciagione, sulla frutta e sulle piante, il gruppo 0 era l’unico gruppo sanguigno presente. Il regime alimentare per i soggetti che hanno questo gruppo sanguigno prevede un notevole introito di proteine di origine animale. Devono essere esclusi dalla dieta tutti quei cibi basati sulla farina di frumento; no anche ai latticini e alle leguminose.

In base alle teorie di D’Adamo, quindi, i regimi dietetici ideali per i “cacciatori” sarebbero le diete chetogeniche .

I soggetti che con il gruppo sanguigno 0 dovrebbero inoltre svolgere, in modo regolare, un’attività fisica piuttosto intensa (un po’ come facevano i nostri antenati cacciatori).

Dieta del gruppo A

L’agricoltore – Quello dell’agricoltore, il gruppo A, si sarebbe formato come risposta al progressivo mutamento del regime alimentare sopracitato; con l’avvento dell’agricoltura, infatti, l’uomo ha modificato parzialmente il proprio modo di alimentarsi introducendo nella sua dieta, per esempio, anche i cereali.

La dieta dei soggetti che hanno questo gruppo sanguigno dovrebbero seguire una dieta essenzialmente vegetariana.

I soggetti appartenenti al gruppo A dovrebbero associare alla dieta lo svolgimento di attività fisiche meno pesanti rispetto a quelle dei cacciatori; ciò partendo dal presupposto che il lavoro dell’agricoltore è meno impegnativo di quello del cacciatore.

Dieta del gruppo B

Il nomade – Il gruppo del nomade, il B, si sarebbe formato in seguito ai notevoli mutamenti climatici; sarebbe comparso circa 10.000 anni fa tra le popolazioni mongoliche e caucasiche dell’Asia centrale; si trattava di popolazioni nomadi che, in quanto tali, si dedicavano soprattutto alla pastorizia. Il loro regime dietetico era basato prevalentemente sul consumo di carni, cereali, latte e prodotti caseari in genere.

I soggetti appartenenti a questo gruppo sono caratterizzati, in generale, secondo quanto sostenuto da D’Adamo, da un sistema immunitario e da un sistema digestivo molto efficaci; è per questo motivo che il gruppo del nomade è quello, fra i quattro, che permette di seguire la dieta più variata; sono consentiti, infatti, oltre al latte e ai prodotti caseari, anche le carni e la stragrande maggioranza dei prodotti di origine vegetale. Fra i pochi alimenti sconsigliati vi sono i prodotti contenenti importanti quantità di conservanti e i cibi ricchi di zuccheri semplici.

Ai soggetti di questo gruppo viene suggerita un’attività fisica leggera con un’importante componente mentale.

Dieta del gruppo AB

L’enigma – Il gruppo enigma, l’AB, è il gruppo più recente e complesso. Sarebbe comparso pressappoco un migliaio di anni fa; i soggetti con questo gruppo sanguigno rappresentano soltanto dal 2 al 5% della popolazione mondiale.

Sarebbe nato dalla mescolanza dei gruppi A e B. I soggetti con questo gruppo sanguigno necessitano di una dieta mista e improntata alla moderazione; l’introduzione dei latticini dovrebbe essere piuttosto limitata.

In linea generale, i cibi che risultano dannosi per il gruppo A o per il gruppo B sono dannosi anche per il gruppo AB.

Qui trovate un video interessante dove il dott. Mozzi spiega le sue teorie sulla dieta del gruppo sanguigno.