Se cercate un metodo naturale per debellare le piante da funghi maligni, l’Equiseto (o coda cavallina) è quello che fa per voi. Infatti l’elevato contenuto di silice e di sali solforici lo rende un utile coadiuvante per la difesa delle piante da malattie fungine rinforzando la cuticola fogliare.
Dell’Equiseto si utilizza tutta la pianta, tranne la radice e la raccolta si effettua in estate. E’ abbastanza facile da trovare lungo i fiumi e i fossati.

Decotto di Equiseto: contro i funghi

decotto-equisetoSi prende 1kg di pianta fresca (200gr di pianta essiccata) e si immerge in 10 litri d’acqua. Per ottenere il decotto occorre lasciare l’equiseto a bagno 24 ore nell’acqua, poi va riscaldato a fuoco lento fino ad ebollizione, che dovrà continuare dolcemente per circa 20/30 minuti, lasciar raffreddare e poi filtrare.
Il liquido ottenuto diluito 4 o 5 volte potrà essere usato direttamente per irrigare il terreno o irrorato sulle piante (sia ortaggi che frutti) ogni qualvolta pensiamo che il nostro orto o balcone vada difeso dall’attacco dei funghi (peronospora, oidio, ecc.). L’aggiunta di silicato di sodio allo 0,5-1% ne aumenta l’efficacia e la persistenza. Si può usare tutto l’anno eccetto in inverno.
In alternativa al decotto si può utilizzare anche l’infuso.

Infuso di Equiseto

Raccogliere e far macerare per 24 ore 150 gr di equiseto essiccato in 5 litri d’acqua. Bollire quindi il macerato per mezz’ora e aspettare che si raffreddi.
Filtrare e diluire una parte di infuso in 5 parti di acqua e innaffiare la pianta con la soluzione. Le foglie vanno invece nebulizzate a parte.
E’ un anticrittogamico naturale e indicato per parassiti vegetali come funghi e batteri.

Macerato di Equiseto

Per preparare il macerato si utilizza tutta la pianta con fusto che si fa seccare all’ombra. Dopo essere state essiccate, le piante possono essere conservate in sacchetti aerati in attesa di essere impiegate per la produzione del macerato durante tutto l’anno. In alternativa, il macerato si produce come da ricetta sopra del macerato di erbe e si utilizza man mano nell’anno, mantenendolo in una tanica da 40 litri.
Il filtrato potrà essere usato per irrorazioni su terreno o vegetazione (100 l/ha al 5-10% di concentrazione) durante tutto l’anno ad eccezione del periodo invernale.
Ha azione preventiva contro lo sviluppo di funghi data l’elevata concentrazione di silice, aiuta lo sviluppo della frutta e irrorato sulle foglie rinforza le piante. L’azione preventiva e coadiuvante per la difese delle piante dalle malattie fungine è dovuta all’elevata presenza sia di silice che di sali solforici.
Viene usato inoltre, soprattutto tra la primavera e l’estate, nella lotta preventiva contro qualsiasi fungo che possa colpire le piante ed è utile anche per arginare l’insediamento di afidi, cocciniglia e ragnetto rosso.
Quando utilizzato per la nebulizzazione sulle foglie, va diluito maggiormente e applicato esclusivamente dopo il tramonto perché il rischio di bruciature con la luce del sole è alto.

Ricetta: macerato

Raccogliere 1 kg di equiseto fresco, preferendo le piante più giovani e i germogli.

Immergerle in un secchio con 10 l di acqua, coprire con un coperchio. Le piante possono essere immerse intere oppure spezzettate, secondo la dimensione del vostro secchio. Se le immergete intere, togliete la radice.
Rimescolare di tanto in tanto e dopo circa 7 giorni (anche meno se la temperatura è alta) le erbe introdotte si macerano, fermentando leggermente. A questo punto il macerato è pronto: le foglie risultano sciolte, si intravedono appena le nervature e il colore è ancora verde.
Si filtra e si diluisce con altra acqua ferma fino a 40 volte ovvero 1 litro di macerato si diluisce in 40 litri di acqua. Per utilizzarlo, si dinamizza, ovvero si rimescola per una decina di minuti. Va usato per irrigare il piede della pianta. Per l’uso a spruzzo invece, è meglio diluirlo ulteriormente.