Il genere “Malpighia” è in onore a Marcello Malpighi, celebre medico del XVII secolo. Il frutto dell’Acerola, per il suo aspetto, è comunemente noto come “Ciliegia delle Barbados” ma al suo interno presenta degli spicchi dal sapore leggermente acidulo come quelli di un’arancia, e proprio come un’arancia l’Acerola fornisce un quantitativo elevato di vitamina C (acido ascorbico). Più precisamente, possiamo dire che rispetto alle arance fresche il frutto fresco dell’Acerola contiene un quantitativo di vitamina C dalle 30 alle 50 volte superiore; quindi l’Acerola rientra tra le fonti naturali più ricche di vitamina C, con un contenuto di acido ascorbico superiore agli agrumi e ai kiwi. Nei paesi di origine i frutti vengono consumati freschi e spesso conservati con lo zucchero, ad esempio sottoforma di marmellata: sembra che il procedimento termico non distrugga completamente il contenuto di vitamina C. Gli estratti di Acerola si trovano comunemente in prodotti quali tavolette masticabili, opercoli o tisane.
Descrizione botanica
L’Acerola è una pianta originaria del Sudamerica e della zona tropicale delle Antille. Viene coltivata soprattutto in Brasile. E’ un arbusto o un piccolo albero che può raggiungere anche i cinque metri di altezza. Il clima ideale è quello tropicale e predilige i terreni sabbiosi o argillosi. Le foglie sono dapprima rossastre per poi diventare di colore verde scuro. Il frutto dell’Acerola è ovale, con dimensioni di 1-2 cm, colore rosso intenso (giunto a maturazione), sapore acidulo, morbido, succoso, con una buccia sottile e un grosso seme all’interno. I frutti vengono raccolti ancora verdi: la concentrazione di vitamina C diminuisce con la maturazione del frutto. Dai frutti, tolto il nocciolo, si ricava il succo che viene concentrato, essiccato e polverizzato fino ad ottenere un estratto con un altissimo contenuto di vitamina C; durante il processo di essiccazione del frutto la vitamina C non viene degradata. L’estratto concentrato contiene fino al 25% di vitamina C. Il succo di questo frutto viene commercializzato comunemente in Brasile (per febbre e dissenteria) mentre in Europa questo sta avvenendo solamente negli ultimi anni.
Composizione chimica
Vitamina C (dopo il frutto di Terminalia ferdinandiana quello dell’Acerola è il più ricco di vitamina C), caroteni, tannini.
I frutti dell’Acerola contengono anche vitamine B1, B2, B3, B5, B6, provitamina A e vari sali minerali tra cui ferro, calcio, fosforo, potassio, magnesio; contengono il doppio di magnesio e di acido pantotenico rispetto alle arance e quasi la stessa quantità di provitamina A delle carote.
I frutti dell’Acerola sono ricchissimi anche di bioflavonoidi (talvolta ribatezzati vitamina C2) che hanno un’azione sinergica alla vitamina C. In natura, accanto all’acido ascorbico (vitamina C1) troviamo associato costantemente un altro fattore (vitamina C2): insieme, queste molecole formano il complesso C, la vera sostanza ad azione vitaminica. Studi iniziati già nel 1926 da Bezssonoff e completati nel 1977 da Gazave e Parrot, hanno definitivamente chiarito che la causa dello scorbuto è un’avitaminosi doppia C1-C2 e che ogni singolo fattore non è in grado da solo di esercitare l’azione antiscorbutigena. Chimicamente il fattore C2 è un flavonoide (pentaidrossi-3-flavanolo), si trova in natura, specialmente negli agrumi, sottoforma di un composto stabile, ed è in grado di aumentare la velocità di riduzione dell’acido deidroascorbico in acido ascorbico. Inoltre, il fattore C2 ha anche un’azione catalitica proponendosi di volta in volta come donatore o come accettore di idrogeno.
Indicazioni terapeutiche
L’attività farmacologica dell’Acerola è quella caratteristica della vitamina C e delle altre sostanze antiossidanti presenti nel frutto. L’Acerola è particolarmente indicata per prevenire e combattere le sindromi influenzali, le malattie da raffreddamento e le infezioni del tratto respiratorio, oltre a stimolare le difese immunitari e a risultare utile in tutti i casi di astenia, convalescenza e carenze vitaminiche.
Controindicazioni, avvertenze speciali ed opportune precauzioni d’uso, effetti indesiderati
Nessuna controindicazione nota, nessuna avvertenza richiesta e nessun effetto riportato alle dosi raccomandate.